Progetto “A scuola di libertà”

Carcere e scuole, educazione alla legalità per l’anno scolastico 2023-2024

INCONTRI APRILE 2024

11 aprile 2024 ore 9-11

Spezzare la catena del male

Incontro con Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice, vincitrice del premio Campiello con “La resistenza delle donne”. Benedetta è figlia di Walter Tobagi, il giornalista del Corriere della Sera assassinato dai terroristi il 28 maggio 1980 a Milano. “Quando ho incontrato i detenuti del carcere di Padova l’ho fatto con l’idea di fare qualcosa di utile. Quando un tuo familiare viene ucciso è come se qualcosa dentro te muoia per sempre ed è strano, ma quello che ti viene da fare è qualcosa di positivo. E così ho pensato che se quell’incontro poteva aiutare qualcuno era giusto che lo facessi”, ha detto agli studenti Benedetta.

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZYkcO-rqzIjGdcwis1E1HC6fzaFzV998_A8

17 aprile 2024 ore 11-13

La Giustizia minorile raccontata ai ragazzi

Incontro con Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale dei minori di Trento, da sempre in prima fila per la tutela dei minori. “Ho conosciuto diverse realtà, passando dalla Calabria all’Emilia Romagna e ora nel Trentino: ogni territorio ha una sua particolare storia. Ma ciò che ho potuto notare è una fascia ampia di crimini minorili che nasce da contesti di grave, gravissima deprivazione socioeconomica e familiare, nei quali l’aggancio con la scuola si è perso da tempo. Parliamo di ragazzi che si sentono respinti dalla società “perbene” e che sfidano, attraggono l’attenzione, cercano affermazione per vie non lecite o vogliono prendersi beni o posizioni sociali cui non avrebbero accesso in altro modo”.

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZUod-qtrDgiEtW52YQ7HWqBuQup4UfG8cw9

24 aprile 2024 ore 9-11

Incontro con Deborah Cartisano, figlia di Lollò Cartisano, fotografo di Bovalino, in Calabria, sequestrato nel 1993 ed ucciso dalla ‘ndrangheta perché si era rifiutato di pagare il pizzo. Dieci anni ci sono voluti perché fosse ritrovato il suo corpo.

Dice Deborah: “Noi famigliari purtroppo a volte incontriamo l’altra parte soltanto nelle aule dei tribunali, e sono incontri a cui arriviamo impreparati, in cui arriviamo incattiviti da tutte e due le parti. Io penso che questo non sia giusto. Ho sempre desiderato che le persone che avevano ucciso mio padre avessero la possibilità di trasformare quello che era successo in un vero pentimento e in una trasformazione della loro vita”.

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZYvde2vqTguH9fpsm71v22df97-MTPBYktv

Per informazioni: ornif@iol.it

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